Il Grant di 25 mila euro dedicato da Working Capital alla memoria di Marco Zamperini è stato assegnato al progetto di Mario Vigentini e Lorenzo Pompei Il FunkyGrant di 25 mila euro dedicato da Working Capital alla memoria di Marco Zamperini è stato assegnato al progetto MarioWay. Il progetto consiste nello sviluppo di una carrozzina per disabili di concezione totalmente innovativa, che permette al disabile di muoversi in posizione semi-verticale, a mani libere. Per Salvo Mizzi, responsabile di Working Capital Accelerator, il programma di Telecom Italia che dal 2009 aiuta talenti e idee a trasformarsi in imprese innovative pronte ad entrare sul mercato, «Marco Zamperini era un grande amico e un grande innovatore, il suo contributo è stato fondamentale per Wcap. Il FunkyPrize insieme al progetto MarioWay servono a mantenere vivo il suo pensiero». «MarioWay è un device, una nuova tipologia di carrozzella che premette ai disabili di stare in piedi e di muoversi con le mani libere. E’ una startup che sta cercando una sua strada e speriamo con il FunkyGrant di sostenerlo – ha spiegato Gianluca Dettori, amico di Marco Zamperini, anima di Working Capital Milano e fondatore di dPixel – MarioWay è stato scelto perché aveva più punti di contatto con Marco Zamperini: un’attenzione all’imprenditorialità e alla persona, la disabilità (tema molto caro a Marco) e il fatto che proprio Zamperini è stato mentor di MarioWay a Vulcanicamente». Gianluca Dettori ha raccontato MarioWay anche QUI. La giuria del FunkyPrize ha selezionato il progetto fra «una short list molto interessante proposta da Working Capital». Per i giudici «il progetto MarioWay è totalmente in sintonia con la filosofia che ha ispirato tutta l’attività di Marco Zamperini, che già lo aveva apprezzato parlandone con Mario Vigentini, quando era ancora una semplice idea. Infatti ha una fortissima finalità sociale, oltre a quella del business; è ispirato da una grande attenzione alla dignità e alla qualità della vita delle persone svantaggiate; integra in modo innovativo tecnologie esistenti, realizzando un prodotto di concezione totalmente innovativa; il carisma, la motivazione e il drive etico dei promotori è decisamente funky». LA STARTUP Mario Vigentini e Lorenzo Pompei, fondatori di MarioWay, hanno ricordato il loro incontro con Marco Zamperini a Napoli, nel corso di Vulcanicamente, nel 2012. «Arrivò con una serie di slide infinite (erano esattamente 200) a fare il mentor di Vulcanicamente. Fu entusiasmante, e contribuì ad aprirci la mente su Internet e sul fatto che il futuro è oggi, insegnandoci a non averne paura. E’ realmente un onore per noi di MarioWay aver ricevuto questo riconoscimento – hanno aggiunto – perché condividiamo con Marco Zamperini un’attenzione alle persone oltre il business. Con il grant di Working Capital porteremo avanti il progetto di industrializzazione di MarioWay e speriamo di dare un contributo di sostanza a quanto detto a Make In Italy. Condividiamo il concetto che “comunicare è vivere”, e in MarioWay aggiungiamo che il nostro obiettivo è costruire lo strumento che consenta di comunicare alla pari». LA STORIA DI MARIOWAY MarioWay è stato generato dal cuore e dalla mente di Mario Vigentini un educatore socio-sanitario, intorno al 2010. Si è poi materializzato grazie alle mani, alla testa ed al cuore degli amici e soci Lorenzo Pompei, Massimo Ghidelli, Samuele Reali di Abnormal Cycles, Stefano Martinelli di PDF- Punto di Fuga e Giovanni di F.G. Racing. Mario Vigentini lavora da 20 anni in Lombardia come educatore a contatto quotidiano con persone affette da disabilità. Nel 2012, Mario si iscrisse a Vulcanicamente. Per Mario quella competizione rappresentò un tentativo di concretizzare il progetto. Ma i dubbi erano tanti, la paura di un insuccesso molta ed i soldi per sostenere le spese dei viaggi sempre troppo pochi. Durante la manifestazione Vulcanicamente, Mario fece la conoscenza di un Business Angel disposto a aiutarlo nella realizzazione del suo progetto. Nella realtà il ruolo di Lorenzo, il business angel, cambiò col tempo: insieme capirono che non si investe unicamente su una idea, ma sulle persone, sul capitale umano che si aggrega attorno ad una idea: gli ideatori, i finanziatori, i fornitori, gli utenti. Forte di questa convinzione, Mario ebbe un’intuizione geniale e si rivolse, per la realizzazione del prototipo, ad artisti artigiani riconosciuti a livello internazionale : Abnormalcycles, campioni mondiali per la costruzione di motociclette. Una scelta anticonformista e visionaria. Tutti accettarono e insieme a PDF e Massimo Ghidelli iniziarono a lavorare con cuore e passione. MarioWAY diventa realtà di fronte a una platea internazionale. Nell’aprile 2013, il team presenta al Salone del Motociclo di Milano il prototipo 2.0. Lavorando con una eccellente rete di fornitori esperti nella meccanica, l’automotive, l’oleo-dinamica e l’elettronica del Nord-Italia, i progetto si avvia verso la versione 2.3 e poi alla versione 3.0 entro l’estate, quando verrà sottoposto alla marcatura CE e a test osservazionali in ambiente ospedaliero. COME FUNZIONA MARIOWAY Tecnicamente MarioWay è un dispositivo di mobilità “ad emissioni zero”, concepito prevalentemente come ausilio per persone con difficoltà motorie. Questo dispositivo si differenzia dagli altri ausili attualmente in commercio perché: – Si direziona tramite lo spostamento del busto rendendo libere mani e braccia – Supera un gran numero di barriere architettoniche e consente l’attraversamento di porte e usci con misura longitudinale standard (min 64 cm) – Sovverte il rapporto up-down tipico della seduta tradizionale della carrozzina. – Utilizza una speciale seduta ergonomica creata ad hoc – Si adatta a persone con amputazioni. – Ha la capacità di variare l’altezza della seduta. – Consente di effettuare la ginnastica passiva. – In futuro è anche in programma anche una applicazione che dal proprio smartphone permetterà gestire l’altezza della seduta e la ginnastica come un personal trainer. Diventera’ uno strumento di socializzazione attraverso una futura applicazione social dedicata, checreerà e gestirà gli incontri fra tutti i possessori del MarioWay. – MarioWay è anche un oggetto di design made in Italy – Si adatta alle esigenze dell’utente, sia in termini di gusti che di misure e particolarità fisiche personali. – E’ dotato di sospensioni per attutire gli sbalzi durante il movimento. (StartupItalia! – blog.startupitalia.eu) Leggi l’articolo su blog.startupitalia.eu